LA STORIA PERSONALE
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L’ultimo argomento di storia di classe seconda è stato quello relativo alla storia personale.
Per prima cosa ho chiesto ai bambini di portare una scatola vuota che hanno poi dipinto, decorato e personalizzato.
Hanno poi riportato a casa la loro scatola e l’hanno riempita con fotografie, giochini, biglietti e altri oggetti che riguardavano la vita che avevano vissuto dalla loro nascita.
A scuola ognuno di loro ha raccontato il significato di ciò che avevano portato e il ricordo collegato.
Il lavoro è continuato poi in classe , raccolto in un libro.
Per la copertina io ho usato una scheda dal sito di maestramary
Abbiamo iniziato il nostro libro con questa bella lettura:
(Pagina 1)
LA STORIA PIU’ BELLA
Prima di nascere tu vivevi in un posto dolce e sicuro: era il corpo della tua mamma. Allora eri piccolo, piccolissimo! Vivevi circondato da un liquido caldo che ti proteggeva. Eri unito alla tua mamma da un tubicino lungo, il cordone ombelicale, attraverso il quale ricevevi da lei tutto quello che ti serviva per crescere sano e forte. La tua mamma e il tuo papà, mentre aspettavano che tu fossi pronto per nascere, preparavano per te un lettino, i vestitini e molte altre cose. Intanto sognavano felici il giorno della tua nascita. Appena nato eri un bambino piccolo piccolo e avevi bisogno di aiuto. Dormivi, mangiavi, strillavi, non sapevi parlare o camminare, né mangiare o vestirti da solo. Papà e mamma pensavano a tutto. Ma i bambini piccoli crescono in fretta. Presto hai cominciato a stare seduto, poi hai cominciato a spostarti a quattro zampe, a stare in piedi, infine a camminare e a parlare. Stai ancora crescendo. Ora vai a scuola e ogni giorno impari qualcosa di nuovo.
(Pagina 2)
C’è un giorno del tempo
nel giro dell’anno rotondo:
lo festeggia con te chi è contento.
Tu sei nato in un giorno normale,
lungo il giro rotondo dell’anno:
ma quel giorno si è fatto speciale
e lo chiamano il tuo compleanno.
(R. Piumini)
(Pagina 3)
Esaminiamo con i bambini ciò che hanno portato nella scatola e guidiamoli nella realizzazione di uno schema per catalogare i differenti oggetti.
(Pagina 4)
LE FONTI
Per ricostruire gli avvenimenti del passato possiamo utilizzare i nostri ricordi o quelli delle persone che erano presenti ad alcuni avvenimenti. Ma spesso i ricordi non sono sufficienti o sono imprecisi. Per avere informazioni sicure utilizziamo le fonti.
Le fonti utili per ricostruire episodi del passato sono:
Fonte orale o testimonianza: racconto dei genitori, dei nonni, degli amici.
Fonte visiva o iconografica: fotografie, disegni, filmati, illustrazioni..
Fonte scritta o documento: certificati, quaderni, diari, libri, lettere…
Fonte materiale o reperti: oggetti di ogni genere
(Pagina 5)
A questo punto ci siamo recati in Comune dove il Sindaco ha consegnato ad ogni bambino il proprio certificato di nascita cher abbiamo inserito nel nostro libro.
(Pagina 6)
IL DOCUMENTO UFFICIALE
Ogni persona possiede diversi documenti personali: la carta d’identità, la patente, ecc.. Essi contengono le informazioni che permettono di individuare una persona e di non confonderla con altri-. Sono prove che testimoniano con certezza tutti i dati più importanti che riguardano ognuno di noi. Quando sono nato la mia nascita è stata registrata. Il documento ufficiale che attesta questo evento è il certificato di nascita.
(Pagina 7)
Interrogo il documento
Di chi si parla?
Si parla di ……………………….
Che cosa si dichiara?
Certificato di nascita.
Da chi è fatta la dichiarazione?
L’ufficiale di stato civile.
Quando è stato prodotto il certificato?
(scrivi il giorno in cui sei andata a prenderli)
A che scopo?
Per certificare la mia nascita.
Dove è conservato?
Nel mio quaderno di storia.
(Pagina 8 )
I PRIMI MESI DI VITA
FONTE ORALE: L’INTERVISTA
- Quando mi è spuntato il primo dentino?
- Quando ho iniziato a mangiare le prime pappe?
- Mi piacevano?
- Quando ho detto le prime parole?
- Quali sono state?
(Pagina 9)
scheda: Io alla scuola materna
(Pagina 10)
Disegno sulla scuola materna
(Pagina 11)
Scheda da quaderno operativo
Disegno scuola primaria
(Pagina 12)
FILASTROCCA DEL FUTURO
Futuro che odori di giorni mai visti,
che abiti in stanze in cui un giorno vivrò,
non posso vederti, ma so che tu esisti,
oltre quello che sono, oltre quello che so.
Oltre questo giorno che sta per finire,
la tua voce è un canto che vorrei sentire.
Ma tu parli piano o da troppo lontano,
mi guardi, sorridi, mi tendi la mano.
(disegno: io da grande…)