SAN MARTINO

SAN MARTINO










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Venerdì 24 ottobre 2014

Oggi abbiamo lavorato su una bellissima poesia di Carducci.

SAN MARTINO

La nebbia a gl’ irti colli
piovigginando sale
e sotto il maestrale
urla e biancheggia il mar;

ma per le vie del borgo,
dal ribollir de’ tini
va l’ aspro odor dei vini
l’ anime a rallegrar.

Gira su’ ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
sta il cacciator fischiando
su l’ uscio a rimirar.

Tra le rossastre nubi
stormi d’ uccelli neri
com’ esuli pensieri
nel vespero migrar.

Giosuè Carducci

Per capire

irti : spogli
maestrale : vento di tempesta
ceppi : pezzi di legno
rimirar : osservare
esuli pensieri : preoccupazioni che se ne vanno
vespero : tramonto
migrar : allontanarsi

La parola poesia è di origine greca, significa “creare, fare con
l’ immaginazione”. Attraverso il linguaggio poetico la realtà quotidiana viene vista con occhi nuovi e assume un significato più profondo.

Analisi della poesia
La poesia è formata da 4 strofe ognuna di 4 versi.
Il secondo e il terzo verso danno origine a una rima baciata.
Si ha una rima baciata quando due versi rimano in successione.
Tutti gli ultimi versi di ogni strofa fanno rima tra di loro.
Nella prima strofa il poeta usa una personificazione: il mare si comporta come una persona, “urla”.
Nell’ ultima strofa è presente una similitudine: com’ esuli pensieri.
La poesia , inoltre, ha diversi dati sensoriali:
olfattivi “aspro odor dei vini”
uditivi “ scoppiettando, fischiando”
visivi di posizione “sotto il maestrale, per le vie, sta sull’ uscio, tra le nubi”
dati di colore “biancheggia, rossastre nubi, uccelli neri”

Il poeta sembra fare una ripresa cinematografica: per prima fa una panoramica generale del paesaggio (prima strofa), sposta poi l’ obiettivo sul borgo (seconda strofa), fino a rendere la visuale più nitida sulle case (terza e quarta strofa).

Parafrasi
La nebbia, sciogliendosi in una leggera pioggerella, risale per le colline rese quasi ispide dalle piante ormai prive di fogliame e, spinto dal vento freddo di nordovest, il mare rumoreggia frangendosi sulla scogliera, con onde dalla bianca spuma.
Ma per le vie del piccolo paese contadino, si diffonde, dai tini dove fermenta il mosto, l’ odore aspro del vino nuovo che rallegra i cuori. E intanto sulla brace del focolare scoppietta lo spiedo su cui cuoce la cacciagione; e il cacciatore se ne sta sull’ uscio a guardare stormi di uccelli che, a contrasto con le rosse nubi del tramonto, sembrano neri, come quei pensieri che si vorrebbe mandar via lontano.

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