KAHLIL GIBRAN
Non chiamare stolto nessuno tra voi, giacchè in verità noi non siamo né saggi né stolti. Siamo verdi foglie sull’albero della vita, e la vita stessa è al dilà della saggezza e, certo, al di là della stoltezza.
A volte un uomo cerca un tesoro in luoghi lontani, e non si accorge che esso è già in suo possesso.
Alcuni di noi sono come l’inchiostro, altri come la carta. Se non fosse per il nero di alcuni, altri sarebbero muti. Se non fosse per il bianco di alcuni, altri sarebbero ciechi.
Amatevi l’un l’altro, ma non trasformate l’amore in un’angusta prigione. Cantate e danzate insieme e state allegri, ma che ognuno di voi resti solo, come sole sono le corde di un liuto, benchè vibrino della stessa musica.
Amore e dubbio mai si sono rivolti parola.
Aneto all’eternità, perché lì troverò i miei quadri non dipinti, e le mie poesie non scritte.
Ascolta la tua donna quando ti guarda, non quando ti parla.
Bellezza è l’eternità che si contempla in uno specchio; e noi siamo l’eternità, e noi siamo lo specchio.
Ci sono misteri nell’anima che nessuna ipotesi può scoprire, né nessuna intenzione può rivelare.
Come è cieco colui che si toglie qualcosa di tasca, per compensarti di qualcosa che ti esce dal cuore.
Datemi il silenzio e sfiderò la notte.
E’ strano come tutti difendiamo i nostri torti con più vigore dei nostri diritti.
Ho conosciuto il mare meditando su una goccia di rugiada.
Il desiderio è metà della vita, l’indifferenza è metà della morte.
I tuoi figli non sono tuoi figli. Sono fratelli e sorelle bramosi di vita per se stessi: ti puoi ingegnare per essere come loro, ma non si deve cercare di renderli come noi.
Il grand’uomo ha due cuori: l’uno sanguina, l’altro sopporta.
FONTE: LIBRERIAMO – La piazza digitale per chi ama la cultura
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