“Settembre” di Hermann Hesse
Venerdì 26 settembre 2014
SETTEMBRE
Triste il giardino: fresca
scende ai fiori la pioggia.
Silenziosa trema
l’estate, declinando alla sua fine.
Gocciano foglie d’oro
giù dalla grande acacia.
Ride attonita e smorta
l’estate dentro il suo morente sogno.
S’attarda tra le rose,
pensando alla sua pace;
lentamente socchiude
i grandi occhi pesanti di stanchezza.
Hermann Hesse
Disegna, così come immagini, l’estate che se ne va.
La poesia è un testo che comunica emozione e sentimenti, racconta, descrive, gioca con le parole, crea immagini e atmosfere.
Analisi della poesia
La poesia è formata da 3 strofe ognuna di 4 versi.
L’autore considera l’estate come una persona, infatti usa aggettivi e verbi adatti alla descrizione di persone: triste, silenziosa trema, ride attonita e smorta, s’attarda, pensando, occhi pesanti di stanchezza.
Nel linguaggio poetico questo modo di scrivere si dice personificazione, quando cioè si attribuiscono a cose o ad animali comportamenti umani.
I poeti usano un linguaggio figurato cioè espressioni e modi di dire con un significato diverso da quello comune:
la similitudine crea un confronto, un paragone tra due elementi (simile a…. come….);
la metafora è una breve similitudine senza il paragone (gocciano foglie d’oro).