IL CARNEVALE DEGLI ANIMALI
Questo percorso, basato sull’ascolto dell’opera “Il Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saens, è adattato per una classe prima.
Potete trovare facilmente l’opera oppure procuratevi il testo : Il Carnevale degli animali di Chiara Carminati (usando le immagini di questo testo ho svolto un’attività simile in classe quarta).
Le attività proposte toccane varie discipline:
MUSICA: Riconoscere gli elementi costitutivi del linguaggio musicale all’interno di un brano.
ARTE E IMMAGINE: Elaborare creativamente soluzioni personali; trasformare immagini ricercando soluzioni figurative originali.
MOTORIA: Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee; riconoscere e valutare ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie organizzando il proprio movimento in relazione allo spazio intorno a sè.
Come procedere
L’insegnante presenta l’opera “Il Carnevale degli animali” di Camille Saint-Saens:
Saint-Saens compose questa raccolta di 14 brevi brani nel 1886, in occasione di una festa di Carnevale tra amici musicsti. Il brano è scritto per un piccolo gruppo di strumenti: due pianoforti, due violini, viola, violoncello, contrabbasso, flauto traverso, ottavino, clarinetto, celesta, xilofono. Ogni brano è dedicato ad un animale di cui la musica descrive uno o più aspetti: il verso, l’andatura, l’ambiente in cui vive…
Si procederà all’ascolto di due brani alla volta. Alla lavagna verrano scritti i titoli non necessariamente nell’ordine corretto. I bambini dovranno ipotizzare quale sia il titolo del primo e del secondo. Sul quaderno si scriveranno i titoli in ordine e si incollerà l’immagine dell’animale. I bambini disegneranno poi attorno l’animale l’ambiente o il contesto adatto.
Si lavorerà in questo modo fino alla fine dell’opera.
Brano n. 1: Introduzione e marcia reale del leone
L’opera inizia con una introduzione generale. Inizia poi la vera e propria marcia, con un ritmo solenne degno del re della foresta. In vari momenti si sente chiaramente il ruggito del leone, realizzato da vari strumenti.
Brano n. 2: Galline e Galli
Viene riprodotto il classico verso delle galline.
Brano n. 3: Emioni
Gli Emioni sono animali simili agli asini selvatici che vivono in Mongolia e in Cina settentrionale; il loro verso è a metà tra il raglio dell’asino e il nitrito del cavallo; vivono in branchi e si muovono facendo grandi corse nelle praterie. I due pianoforti del brano rievocano proprio le grandi corse degli emioni.
Brano n. 4: Tartarughe
La musica lenta evoca i movimanti lenti e silenziosi della tartaruga.
Brano n. 5: Elefanti
Questo brano descrive i buffi movimenti di un elefante che danza. E’ scritto come un valzer anche se non ha nulla di leggero e veloce che di solito caratterizza questo genere di danza; il suono del contrabbasso suggerisce il barrito dell’elefante
Brano n. 6: Canguri
La musica alterna i movimenti saltellanti del cangurio con i momenti in cui essi stanno fermi.
Brano n. 7: Acquario
Brano pieno di magia che rievoca l’affascinante mondo sottomarino racchiuso in un acquario e i fluidi movimenti dei pesci al suo interno.
Brano n. 8: Personaggi dalle orecchie lunghe
Si deve specificare agli alunni che i personaggi dalle orecchie lunghe non sono altro che gli asini. In questo brano, due violini, alternandosi, ricreano il raglio ripetitivo degli asini.
Brano n. 9: Il cuculo nel bosco
I pianoforti evocano il silenzio immobile dei boschi, il clarinetto il verso del cuculo, cioè il classico cu-cù. La musica ricrea un ambiente silenzioso e tranquillo e il tempo lento suggerisce la mancanza di azione di questa scena carica di meraviglia e mistero.
Brano n. 10: Voliera
Le note veloci e leggere del flauto, alle quali si aggiungono quelle dei pianoforti, evocano i rapidi svolazzi degli uccelli in una grande gabbia.
Brano n. 11: Pianisti
In questo brano, affidato solo ai pianoforti, l’autore prende bonariamente in giro i pianisti per i lunghi e ripetitivi esercizi che devono compete ogni giorno. L’insegnante può paragonare questo lavoro dei pianisti con le ripetizioni che gli alunni devono compere per memorizzare una poesia.
Brano n. 12: Fossili
L’insegnante deve rivelare lo stratagemma usato dall’autore per descrivere i fossili. le note dello xilofono fanno pensare al rumore che produrrebbero leossa se qualcuno le impugnasse e le facesse sbattere l’una contro l’altra. Il brano ha un carattere umoristico.
Brano n. 13: Il cigno
I pianoforti accompagnano i violoncelli, la cui melodia descrive in modo efficace la bellezza del cigno, ma anche la sua superbia e la sua solitudine. L’intensità piano del brano fa pensare all’assenza di forti rumori nello specchio d’acqua dove il cigno sta nuotando con movimenti calmi e tranquilli.
Brano n. 14: Finale
Saint-Saens chiude la sua opera con un brano veloce e allegro. Come alla fine di uno spettacolo teatrale, gli attori compaiono sul palcoscenico per ricevere gli applausi del pubblico, anche qui ricompaiono alcuni degli animali incontrati nel corso dell’opera: gli emioni, la gallina, i canguri e gli asini.
Al termine dell’ascolto dell’opera, gli alunni costruiranno la maschera di un animale che indosseranno poi per realizzare in palestra un’improvvisazione incentrata sull’imitazione del verso e della postura dell’animale scelto. Questa attività si svolge al suono della musica di Sain-Saens.
(Attività adattata da “Oltre le parole” di A. Carnevali Edizioni Pearson)