E COME…ELEFANTE
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Per presentare la lettera E , per prima cosa ho letto la storia proposta dal testo che ho adottato “A come …. a scuola insieme” Edizioni Pearson.
E COME… ELEFANTE
Elefante non amava il movimento. La sua occupazione preferita era starsene seduto all’ombra, a pensare.
Osservava una formica e si domandava: – Perché è piccola e non grande?
Seguiva con lo sguardo le gocce di pioggia che cadevano e si chiedeva: – Perché scendono e non salgono?
La testa di elefante era piena di domande. Era così occupato a pensare e a cercare le risposte che non gli restava il tempo per fare altro. Erano molte le cose che elefante non faceva, per esempio non giocava mai. E non giocando, non aveva neanche un amico.
Un giorno se ne stava seduto tranquillo sotto l’albero, quando sentì un forte BONG proprio sopra la sua testa. Era una mela matura che si era staccata dal picciolo.
Uccellino, che stava sul ramo, cominciò a ridere. Rideva così forte che elefante si sentì preso in giro e si offese.
– Sei così buffo! – disse uccellino – E che rumore ha fatto la tua testa! BONG! BONG! BONG!
Elefante trovò quell’uccellino sciocco e insopportabile.
Proprio in quel momento un’altra mela si staccò dal ramo e andò a finire sulla testa di uccellino.
BING, fece la mela.
Elefante scoppiò in una gran risata.
– Che suono buffo ha fatto la tua testa! BING! BING! BING!
Uccellino guardò elefante, ma non si offese. Non lo aveva mai visto così: se ne stava sempre seduto a pensare, e invece adesso rideva a crepapelle. La risata di elefante fu contagiosa e presto anche uccellino cominciò a ridere.
Nei giorni successivi qualcosa cambiò: elefante se ne stava sempre seduto, ma con gli occhi cercava uccellino e ogni volta che compariva sul ramo si sentiva felice. Aveva trovato un amico e da quel momento in poi decise che avrebbe pensato un po’ di meno e riso un po’ di più.
Quella notte elefante fece un sogno. Sognò di volare sempre più in alto e via via che saliva si trasformava: sparivano le zanne e le orecchie, la proboscide si accorciava… e, alla fine, rimase solo una letterina che brillava nella notte. Era la lettera E… come Elefante.
(tratto da A come…..a scuola insieme – Edizioni Pearson)
Come già fatto con la lettera A, anche questa volta ho raccontato la storia usando le sagome dei 5 personaggi che rappresentano le vocali.
Sul quaderno abbiamo incollato il minibook della storia di E.
Infine ho preparato una scheda con immagini di oggetti che iniziano con E.
Per aiutarli nel lavoro ho preparato le stesse immagini a colori in formato più grande stile flashcard.